Aug 20 2012

Articolo su “Toscana Oggi”

UN ROSETO PER LA MADONNA DEL MOLINO di Andrea Bernardini

Nel Duomo di Barga si trova un piccolo quadro. Rappresenta la Madonna col Bambino ed è considerato dagli esperti uno dei migliori esemplari della pittura del XIV secolo. Il particolare più espressivo del dipinto è, forse, la mano di Gesù, che accarrezza dolcemente il viso della madre. Quella immagine fu chiamata la Madonna del Molino ed i barghigiani la considerano una manifestazione tangibile della benevolenza divina. Il piccolo quadro si trovava un tempo in Corsonna, presso il molino di San Cristoforo. Secondo tradizione, un giorno, i primi di settembre 1512, il «mugnaio si stupì nel vederequella sacra immagine sudare copiosamente». Corse a Barga a riferire ciò che aveva visto: molta gente scese in quel posto per rendersi conto di persona di cosa stava accadendo. Turbata e commossa, chiese ed ottenne che la sacra immagine fosse portata in Duomo, perché lì sarebbe stata onorata con più venerazione. In ricordo di quell’episodio, l’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto ha chiesto ed ottenuto dalla Penitenzeria apostolica un «anno giubilare» in onore della Vergine Maria. Domenica scorsa l’evento centrale del ricco programma pensato per rendere omaggio alla Madonna del Molino. L’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto ha guidato una processione dal conservatorio di Sant’Elisabetta al Duomo, dove alcuni barghigiani hanno allestito un roseto ai piedi della scalinata. Roseto benedetto dallo stesso Arcivescovo, che poi ha presieduto la concelebrazione eucaristica in chiesa. La processione è stata accompagnata dal suonofestoso delle campane, «tirate» dai campanari barghigiani.  A conclusione della funzione, animata dalla corale del Duomo diretta dalla maestra Roberta Popolani, il parroco monsignor Stefano Serafini ha consegnato all’Arcivescovo e alvicesindaco Alberto Giovannetti una immagine della Madonna del Molino. Poi monsignor Giovanni Paolo Benotto, parroco, diaconi, un seminarista, il vicesindaco e pochi altri sono saliti sul campanile. Per inaugurare la bella mostra allestita dai campanari in ricordo dei duecento anni della benedizione della campana di mezzo. E per ammirare, dallasommità, la bella valle barghigiana. Infine tutti al podere di Vignola, dove l’Arcivescovo e gli altri erano attesi a pranzo dai membri dei consigli pastorale e degli affari economici. Hanno preparato il pranzo e servito a tavola i volontari dell’Anspi. Se la Madonna del Molino è copatrona di Barga, il principale patrono è San Cristoforo. I barghigiani lo hanno ricordato dal 22 al 25 luglio. Lo scorso martedì sera, don Salvatore Glorioso, novello sacerdote – conosciuto a Barga, perché qui ha prestato servizio da diacono –  ha guidato la processione dalla chiesa del Sacro Cuore al Duomo (presenti, tra gli altri, le filarmoniche di Barga e di Coreglia Antelminelli) attraverso strade illuminate ed addobbate a festa. Il giorno successivo, sempre don Salvatore Glorioso ha presieduto una concelebrazione eucaristica, animata dalla corale del Duomo.